Questo è il mondo, neanche troppo sommerso, di una parte della serie B e della serie C, oltre che dei dilettanti. «E ha ragione Tardelli quando dice che l’Associazione calciatori ha le risorse per soddisfare i bisogni di questi tesserati da marzo a giugno: i quattro mesi possono essere garantiti dal fondo di assistenza del mutuo soccorso», dice Beppe Dossena, 62 anni, ex centrocampista che fece parte della spedizione mondiale dell’82, quella in cui uno dei leader era Tardelli, candidato alla presidenza dell’Aic. Al suo fianco c’è Dossena, che conosce la faccia triste del calcio.
In concreto, qual è il vostro lavoro? «Diamo sostegno, dai pasti alle visite mediche, e la Federcalcio aveva cominciato a valutare la creazione di una casa di riposo per assistere questi ex calciatori che hanno tanto orgoglio e spesso ci chiedono aiuto con lo sguardo e non con le parole. Nessuno può abbandonare chi ha fatto il nostro mestiere: è questo che abbiamo spiegato anche alla Fifa e all’Uefa,che non avevano progetti dedicati ad ex calciatori in difficoltà».
Il Coronavirus colpirà la parte più debole del calcio: tanti giocatori con gli stipendi più bassi rischiano di chiudere in anticipo la carriera. «È una delicata fase che l’Assocalciatori può gestire con le proprie risorse.Qualcosa sul tavolo bisogna subito mettere perché si corre il rischio di una devastazione. C’è un’ampia platea fortemente a rischio,che va dal ventenne con un contratto in scadenza al trentenne che ha una famiglia e in questo momento non riesce a immaginare il proprio futuro. È una situazione allarmante».
Come sarà il futuro di questi calciatori? «Difficile dare una risposta, perché bisognerà valutare tutto con altre componenti,dalla Federazione alle Leghe.Ma si possono cominciare a fare interventi in maniera concreta e trasparente».
Lei sostiene la candidatura di Tardelli alla presidenza dell’Assocalciatori, attualmente presieduta da Tommasi, e la campagna elettorale è partita già con scontri forti. «Noi siamo campioni del mondo un po’ di tutto, anche della delazione in campagna elettorale C’è chi ha tirato in ballo mie vicende di tanti anni fa: è partita la diffida, poi la querela,magari adesso tireranno in ballo una vecchia storia di quando per errore risultai positivo all’Hiv… Diventa un inutile gioco al massacro se si rincorrono le persone e non i problemi».
Fonte: Il Mattino