In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Cosimo Sibilia, presidente LND e vice presidente FIGC: “Al momento la LND attende l’autorità governativa per un contributo concreto a quella che è la nostra ripresa della attività. Le Serie minori sono lo specchio del Paese, quando riprenderanno tutti, vorrà dire che l’Italia ha superato il problema. Il calcio di base è sì, un movimento sportivo, ma è anche aggregazione e vorremmo sottolinearlo. L’aiuto vero deve provenire dalle autorità governative che possono dare un contributo. In caso di non ripartenza? Non ci siamo ancora posti il problema, anche se ognuno di noi fa delle valutazioni. Posso dire che ci sarà un tavolo con ogni presidente e toccherà a me fare una sintesi del tavolo. La LND è per la ripresa dei campionati, con le dovute precauzioni e le massime misure di sicurezza sanitarie. Ieri il professore Zeppilli e gli altri professionisti ci hanno detto che il rischio 0 non esiste, ma è ovvio. Altrimenti bisogna aspettare il vaccino e poi ricominciare, ma se ne parlerebbe tra almeno un anno. Evoluzione del calcio? Secondo me la Serie A nel momento in cui fa un documento unanime non chiede solo la data d’inizio degli allenamenti, ma anche quando si ricomincia a giocare. 4-11-18 vanno bene per la ripresa degli allenamenti, ma la questione determinante è quando cominciare a scendere in campo. La Serie A deve ricominciare a giocare anche perché deve produrre dal punto di vista del prodotto, quindi vendere e aiutare l’economia. Cominciare ad inizio Giugno? E’ un’ipotesi vicino alla realtà. Soldi in più alla LND? E’ uno dei motivi per cui la Serie A sta discutendo. Dobbiamo avere questa solidarietà perché in questo momento ne abbiamo necessità. Ho chiesto che la legge Melandri – che dà fondi alla Federcalcio – possano andare anche in parte sull’attività di base LND: anche questo potrebbe essere un segnale”.