Serie A – Si riparte il 4 maggio. Ma è scontro sui tamponi!

Si legge tra le pagine del CdS:

«Non vi dico quando ripartirete, ma… ripartirete». Le parole del ministro Spadafora hanno dato fiducia al mondo del calcio che da ieri spera, con più convinzione, di poter riprendere gli allenamenti il 4 maggio. Se davvero sarà così lo scopriremo a breve, diciamo entro la fine di questa settimana, al massimo all’inizio della prossima quando il governo emanerà un nuovo dpcm. Lì saranno contenute le indicazioni sugli allenamenti individuali e delle squadre, che sono stati vietati a inizio aprile.

Il clima della riunione è stato costruttivo e apprezzato è stato l’intervento del presidente dell’Aic Tommasi che ha ribadito la volontà forte dei giocatori di voler tornare in campo se ci saranno le condizioni di piena sicurezza. L’ex centrocampista ha sottolineato che il calcio non vuole passare come una disciplina di privilegiati che “ruba” i tamponi alle categorie più bisognose. L’acquisto dei tamponi da parte dei club, con successiva donazione di un ingente quantitativo ai rispettivi territori, potrebbe risolvere il problema etico-morale. Se invece la ripartenza slitterà in avanti, oltre il 4 maggio, i test molecolari e quelli sierologici, nel frattempo approvati e disponibili, daranno un’ulteriore spinta alla “rinascita”. Di certo il sistema-calcio sta facendo di tutto per essere considerato come tutte le altre aziende che riapriranno il 4 maggio. Lo sforzo della Figc e della Serie A è stato massimo. Ora la palla è tra i piedi del comitato tecnico scientifico del ministero della salute e del governo. 

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