L’orientamento del premier Conte è quello di rendere gli allenamenti di nuovo “legali”. A meno di sorprese sarà possibile tornare a correre nei parchi cittadini e così anche il calcio nutre la speranza di ricevere il via libera a ripartire. Attenzione, abbiamo detto la speranza, non la certezza. Perché rispetto agli sport individuali, gli ostacoli per uno sport di squadra come il pallone sono maggiori. Fare allenamenti individuali per la Juventus, la Lazio e le altre formazioni non è così semplice come i singoli atleti. Ecco perché adesso è corsa contro il tempo per sistemare il protocollo della Figc. Si vuole scongiurare il rischio della… beffa, ovvero che il 4 maggio possano riaccendere i motori i grandi atleti di nuoto, sci e atletica leggera (tanto per fare 3 esempi) più i podisti della domenica, ma non Ronaldo, Immobile e Lukaku. Se i calciatori fossero costretti a restare lontano dai centri tecnici fino all’11 o al 18 maggio e fossero obbligati a correre “camuffati” nei parchi o per strada, sarebbe quanto meno singolare.
Fonte: CdS