I conti (pubblici) dell’Associazione Calciatori presieduta da Tommasi
«Ho letto gli ultimi quattro bilanci dell’Associazione Calciatori e ho notato che i soldi in cassa ci sono». Così si è espresso Marco Tardelli nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport-Stadio e pubblicata il 15 aprile. A suo giudizio l’AIC, anziché assumere un atteggiamento conflittuale verso la Lega di Serie A sul tema del taglio degli stipendi ai calciatori, avrebbe dovuto proporre l’istituzione di un fondo di solidarietà nel quale versare risorse proprie. Denaro da redistribuire ai calciatori delle categorie inferiori e ai dipendenti delle società. Tardelli ha parlato da candidato in pectore alla presidenza AIC, che si contrapporrà alla rielezione dell’uscente Damiano Tommasi. La sua presa di posizione ha perciò un significato politico che non può non essere tenuto in conto. Cionondimeno, il contenuto della dichiarazione riguarda una questione di interesse pubblico. E in termini giornalistici merita verifica.
Noi del Corriere dello Sport-Stadio l’abbiamo fatta, questa verifica. E abbiamo scoperto che, sì, i fondi non mancano. A produrli è soprattutto AIC Service Srl, la società fondata a settembre 1998 per sfruttare i diritti d’immagine dei calciatori. Si tratta di una società che produce soltanto utili, talvolta in misura esorbitante. Come quello certificato al termine dell’esercizio 2012: 7.450.710 euro.
Un dato che rischia di far sfigurare i segni “più” di tutte gli altri esercizi dal 2010 in poi, che invece sono sempre positivi: da 1.120.979 del bilancio al 31 dicembre 2010 a 2.317.152 dell’ultimo pubblicamente disponibile, quello chiuso il 31 dicembre 2018.
Grazie a tale sequenza di segni positivi l’AIC, che è socio unico di AIC Service Srl, ha incassato dividendi quasi tutti gli anni. Prendendo in esame gli esercizi che vanno dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2018 risulta che soltanto in una circostanza (l’esercizio del 2015) il socio unico non ha percepito il dividendo. Nelle altre annate il flusso fra controllata e controllante è stato costante.
L’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013 ha registrato il trasferimento record da 5.576.804 euro, frutto della straordinaria performance di AIC Service Srl relativa all’esercizio 2012. Ma anche nelle altre annate l’iniezione di risorse è stata non indifferente, oscillando fra 1.513.476 euro dell’esercizio 2012 e 2.900.000 dell’esercizio 2016. L’ultima erogazione di cui si ha conoscenza, certificata dai bilanci di entrambe le società chiusi il 31 dicembre 2018, parla di 2.100.000 euro. In totale, fra il 2012 e il 2018, sono trasferimenti per 16.490.280 euro.