Certi ricordi restano, anche se vanno via via evaporando, però quindici mesi, giorno più o giorno meno, Allan Marques Loureiro ha sentito passare dalle sue parti un treno carico d’oro, sul quale è stato sul punto di salire. Poi Parigi è valsa bene una contromossa e un Psg è rimasto un tormento che per un bel po’ ha sottratto energie nervose, forse anche fisiche, a un uomo che ha avuto bisogno di metabolizzare quella delusione. Contratto principesco, intorno ai sette milioni e mezzo di euro per cinque anni, ma senza che Napoli e Psg riuscissero a trovare un accordo, sfumato sul più bello e dopo il no di De Laurentiis a sessanta milioni di euro. Un anno dopo (circa), Allan rimane seriamente il centrocampista che può ritrovarsi sul mercato, che per lui rimane aperto: il Psg può diventare una seconda opportunità ma in Inghilterra, all’Everton, c’è un allenatore, ed è Ancelotti, che ha stima incondizionata nei confronti del brasiliano e che dopo averci provato nel gennaio scorso potrebbe (forse persino dovrebbe) ritentare, con la speranza di essere più fortunato. In questo centrocampo ora meno liquido, la fisicità di Allan è stata già affiancata da quella di Demme e anche di Lobotka, e ci sarebbe dunque l’opportunità – stavolta sì – di accomodarsi per parlarne. Allan ha ventinove anni, li ha compiuti da poco, e dunque entra in una fase della carriera in cui può essere utile sia a lui che al Napoli di imprimere una svolta. Fonte: CdS