«Al momento non do per certa né la ripresa degli allenamenti il 4 maggio né quella del campionato». Il ministro Spadafora gela il Consiglio di Lega che proprio qualche minuto prima aveva diffuso un comunicato in cui, invece, all’unanimità (ma erano assenti i club dissidenti, che in consiglio non hanno rappresentanti) confermava «la volontà di portare a termine la stagione». In realtà, il ministro dello sport è assai perplesso, dopo che anche il ministro alla salute Speranza («Il calcio è l’ultimo dei problemi, muoiono 400 persone al giorno») e il suo vice Sileri («Come medico dico che comunque c’è un rischio») avevano frenato sulla ripartenza. Sul supervertice di domani con Figc e Lega, Spadafora anticipa la sua posizione. «La Figc presenta il protocollo per gli allenamenti e lo valuteremo insieme con molta attenzione. Dobbiamo capire se il calcio è pronto alla ripartenza con gli allenamenti. Ma questo non deve dare illusione che riprendere gli allenamenti vuol dire riprendere poi il campionato». Insomma, un doppio colpo alle speranza dei presidenti della serie A che puntano, senza mezzi termini, alla ripresa estiva della stagione. Spadafora poi apre un altro fronte: «Se si gioca, valuteremo anche le gare in chiaro: ci ho già provato ed è stato un confronto spinoso».
Il Mattino