Gravina: “Non posso essere il becchino del calcio italiano”

LE PAROLE DI GRAVINA

Il presidente della Figc Gravina ieri sera a Che tempo che Fa su Rai 2 ha ribadito il suo pensiero di portare a termine la stagione. «C’è l’opportunità e la speranza di ricominciare: nel mese di giugno l’Italia può vivere un momento di sollievo rispetto ad adesso. Se fosse il Governo a sancire lo stop mi sentirei più sollevato? Questa è una responsabilità che lascio al Governo. Sì accoglierei la scelta con più sollievo, potete immaginare il dramma che sto vivendo in queste settimane nel dover reggere in maniera quasi isolata questa battaglia», ha detto aggiungendo.

«Ma sottolineo il calcio italiano non vive in maniera separata rispetto alle altre categorie. Chiedo di essere considerato come movimento d’impatto socio-economico per il Paese alla pari di ogni altro settore. Non posso essere il becchino del calcio italiano, non posso prendermi questa responsabilità: il calcio muove 5 miliardi di euro. Fermarsi oggi sarebbe un disastro: se non riparte ha un grande impatto negativo per il futuro». Fonte: Il Mattino

 

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