RIPARTENZA
Non mancano le criticità e i punti deboli. Ecco perché nell’ambiente arbitrale in molti pensano che verranno apportate parecchie modifiche. Il gruppo arbitrale, 65 persone in tutto (21 arbitri, 4 VAR Pro, 40 guardalinee: gli osservatori possono tranquillamente fare tutto da casa) si dovrebbe ritrovare il 24 maggio, come fosse il raduno che solitamente in estate si svolge nell’eremo di Sportilia. Fino a quel giorno, e a partire dal 4 maggio, la preparazione fisica, gradualmente anche nei poli di allenamento, ed una serie di videolezioni (anche su app) per riaccendere l’occhio e la testa.
Con tanto di test (tipo quelli che studiò Collina, prima da designatore di Serie A. Poi della Uefa, ad esempio per gli assistenti sui fuorigioco). Gli arbitri in questi giorni si sono arrangiati. Chi nella strada chiusa dietro casa, chi nel giardino del condominio, chi al mattino presto per evitare il controllo.
Questo raduno-bis si dovrebbe svolgere a Coverciano (ma c’è il problema che al momento il centro alle porte di Firenze ospita i pazienti Covid) o all’Acqua Acetosa a Roma. Nei primi tre giorni, test medici ma soprattutto tampone e test sierologico, tanto che per i primi tre giorni il gruppo sarà diviso, massimo due persone (così sarà la dislocazione nelle camere) e momenti conviviali ridotti all’osso. Poi “apertura” per allenamento e pasti. Gli altri tre giorni serviranno per i test atletici di idoneità. Il problema arriva dopo i saluti. Fonte: CdS