L’eredità del Mondiale 2019 da preservare e quel semi professionismo mai così vicino. In tempi di ‘lockdown’ anche per il calcio femminile italiano, la presidente della Divisione Calcio femminile, Ludovica Mantovani, conta sulla resilienza al femminile: «Noi donne ci adattiamo più facilmente alle situazioni, caratterialmente siamo abituate ad avere più scenari davanti. La nostra priorità, in tutta sicurezza, è quella di portare a termine i campionati femminili di A e B, anche se dovessimo andare oltre il 30 giugno. Concludere la stagione è vitale per tutto il sistema. Si stava parlando del futuro del calcio femminile sull’onda dell’appeal dopo il Mondiale del 2019 – ha detto la Mantovani all’ANSA – la preoccupazione che quell’appeal si possa disperdere a causa dello stop è reale, ma allo stesso tempo ogni volta che uno ha più sfide davanti possono nascere delle idee, modi di comunicare diversi. Parlare del danno economico è prematuro, ma per i club che non sono sotto il cappello delle società maschili di A, la difficoltà sarà maggiore».