Gravina lavora per la ripresa dell’attività, ma serve cautela

La Commissione Medico Scientifica della Figc ha consegnato a Gravina il protocollo per ripartire
che andrà valutato dal Governo. La novità riguarda i primi 15 giorni il ritiro blindato dura due settimane.

Giocatori divisi in gruppi in base ai risultati dei test Spadafora: «Spero di poter confermare la data del 4 maggio». Ma uno slittamento non è escluso.

La Commissione Medico Scientifica Federale ha consegnato al presidente Gravina il protocollo per la ripresa degli allenamenti. Completo in tutte le sue parti. Adesso sarà valutato dal governo, in particolare dal ministro Speranza e dai suoi collaboratori. Tra oggi e domani il Comitato voluto dalla Figc si metterà di nuovo al lavoro per discutere del protocollo per le partite che sarà utile a definire le norme per accedere agli stadi, dai percorsi dedicati ai “gruppi squadra” e agli arbitri, passando per tutte le altre… attenzioni necessarie.

L’obiettivo è inviare anche questo al Governo in tempi brevi. Nel frattempo le società aspettano di ricevere almeno la parte del protocollo relativa agli allenamenti per predisporre gli esami, l’organizzazione dei centri sportivi e tutto il resto. Hanno capito che si tratta di un documento complesso e di difficile applicazione e la preoccupazione è grande. Ieri però sulla ripresa il ministro Spadafora non ha dato certezze: «La data del 4 maggio ha detto su Facebook è una data che io spero di poter mantenere e che riguarda esclusivamente gli allenamenti a porte chiuse, ma dobbiamo far ripartire tutti gli sport». Il rischio di un lockdown ulteriormente prolungato (al 15?) c’è. Fonte: CdS

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