Restano i timori dei virologi, la paura di una pandemia che comunque anche ieri ha registrato un alto numero di decessi, le preoccupazioni per il fatto che a Bergamo, Brescia, Milano la normalità non è proprio dietro l’angolo. Le società accetteranno il campo neutro (e le porte chiuse, naturalmente), probabilmente al Sud. Ma il calcio lavora per concludere la stagione in estate. Poi magari non ci riuscirà, ma questa è la direzione. E non a caso Gravina, il presidente della Figc, ieri ha incontrato la commissione presieduta dal professor Zeppilli per stilare un primo report (quello finale è atteso per la prossima settimana) per consentire la ripartenza del calcio. Il piano prevede che le squadre vadano in ritiro permanente, test effettuati dai medici sociali e una possibile partenza dei campionati scaglionata, con precedenza (assoluta) alla Serie A. La commissione medica incaricata dalla Federcalcio di stilare i criteri per far ricominciare gli allenamenti alle squadre ha già di fatto strutturato un programma concreto e dettagliato. Ammesso e (non ancora) concesso che il governo stabilisca quando e se sarà possibile ricominciare allenamenti e campionati. Fonte: Il Mattino