Enrico Castellacci contro la Figc: “Come faranno i medici a seguire il protocollo”

Il presidente dei medici sportivi intervistato da "Libero"

Mentre la Figc cerca il modo per far ripartire il calcio giocato, prima con gli allenamenti e a seguire con le gare ufficiali, sempre nel pieno rispetto della salute. Il presidente dei medici sportivi Enrico Castellacci attraverso le pagine di “Libero”, non si dimostra favorevole. “Non mi piace polemizzare, ma non capisco perchè in queste riunioni manca l’associazione dei medici e non perchè ci sono io. Ci sono una serie di controindicazioni, soprattutto come si faranno a seguire questi protocolli. E’ previsto un maxi ritiro per ogni squadra, serviranno centri sportivi con foresteria: fra giocatori e staff si arriva a 60/70 persone, serviranno altrettante camere; poi le docce differenziate, a meno di non farle in camera; obbligatori saranno gli ambienti sanificati prima e dopo l’allenamento, con personale verosimilmente esterno che dovrà occuparsene e anch’esso sottoposto ai controlli. Poi ci sono i test pre-ritiro, ci vorranno controlli a tappeto su tutti. Tamponi ogni 4 giorni, analisi supplementari a chi era risultato positivo e poi guarito per capire se il virus ha intaccato l’organismo e dare l’idoneità. E tutto ciò chi lo deve fare? Il medico di squadra. In B e in C non tutti hanno strutture adeguate per sopperire a questa emergenza di due mesi, senza contare che i medici sono partime, hanno la passione e seguono la squadra, nulla di più”.

La Redazione

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