Per la Champions è ancora tutto in ballo: dallo svolgimento di tutte le partite ancora da giocare alla “final four” (la formula teoricamente più breve), tutti gli scenari sono possibili e nessuno sicuro, e così sarà almeno finché il virus terrà il mondo nelle sue mani maledette. Per il mercato mondiale la situazione è abbastanza chiara, anche se poi andrà declinata di campionato in campionato. Dall’International Board, infine, potrebbero arrivare novità interessanti per la ripartenza della stagione. Vediamo lo stato dell’arte del calcio internazionale oggi.
Il sogno dell’Uefa è completare la Champions League integralmente. Ma sul piatto ci sono alcune opzioni da considerare
1. CHAMPIONS E CAMPIONATI: SONO ANCORA IPOTESI
Circolano voci incontrollate su un fantomatico accordo Uefa-Eca per giocare le coppe ad agosto. Voci, appunto. In attesa dell’ennesima riunione della commissione sportiva degli stakeholder (domani), la situazione resta questa: ci sono due scenari potenziali in caso di ripresa. 1) Campionati e coppe procedono in parallelo; 2) prima si giocano i campionati (entro fine luglio/inizio agosto) e poi si concludono le coppe.
Scenari Per le coppe è ovvia una cosa: più “corto” è il calendario, più breve sarà a formula applicabile. La Uefa sta valutando quattro ipotesi di Champions.
1) Integrale, giocando tutte le 17 partire restanti (dai ritorni degli ottavi alla finale);
2) ridotta, con partite in gara secca;
3) final four in sede unica;
4) finale eight in sede unica.
In agenda, al momento, anche la questione dei campionati che vogliono chiudere in anticipo senza finire la stagione: l’Uefa non può obbligarli a giocare ma potrebbe dire “no” all’ammissione nelle coppe. Tutti discorsi, al momento, teorici. Belgio e Scozia dovrebbero decidere presto se dire stop (o meno). Il 23 la Uefa ha intanto fissato un Esecutivo dopo l’incontro del giorno prima con i 55 segretari federali europei. Fonte: Gazzetta.it