Monitoraggio dell’epidemia, dispositivi di protezione personale, sostegno alle imprese e ai professionisti, studio della «fase 2»: l’Unità di crisi della Regione Campania per l’emergenza Coronavirus traccia una road map per seguire, in modo parallelo, le esigenze del contenimento del contagio e della ripartenza produttiva.
Coronavirus, l’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:
– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 395 tamponi di cui 11 risultati positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 126 tamponi di cui 6 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 69 tamponi, di cui 1 positivo;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: sono stati esaminati 71 tamponi di cui 2 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 37 tamponi di cui nessuno positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 79 tamponi di cui 5 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 12 tamponi nessuno positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 459 tamponi di cui 12 positivi;
– Ospedale di Nola: sono stati esaminati 68 tamponi, di cui nessuno positivo;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 28 tamponi, nessuno positivo;
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 96 tamponii di cui 1 positivo.
«Il monitoraggio quotidiano dei casi di contagio in Campania fa rilevare la presenza di interi gruppi familiari positivi. La situazione è preoccupante in alcune realtà della provincia di Napoli, dove nei giorni scorsi si sono registrati comportamenti poco responsabili da parte di gruppi di cittadini». In
Riflettori accesi anche sul Vomero: «L’Asl Napoli 1 – avverte ancora De Luca – è impegnata a contenere, con i necessari controlli territoriali, un focolaio di contagio che è emerso nella città di Napoli, nell’area del Vomero. È urgente anche qui ampliare e rendere rigorosi i controlli. Dovrebbe essere chiaro a tutti che i comportamenti scorretti offendono e danneggiano la stragrande maggioranza dei cittadini che rispetta le regole con grande spirito di sacrificio. Così come dovrebbe essere chiaro che più si è responsabili, prima finisce questa emergenza. È evidente che il permanere di situazioni di rischio renderebbe inevitabili misure territoriali di quarantena ancora più pesanti».