Alessandro Barbano ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show: “Parole di Rezza? E’ evidente che c’è una sgrammaticatura di ruoli è un consulente tecnico del comitato scientifico, è inaccettabile che dia opinioni come al bar e metta in mora la politica dinanzi alle telecamere: è una modalità che spiega la degradazione della democrazia. Oltretutto i dati esposti non sono attendibili. Alcune decisioni – come quella della ripresa dei campionati – sono delicate ed un virologo non può prenderle, decidere e dirlo al Paese spetta al politico. C’è stato un ribaltamento di ruoli pericoloso. Rezza e gli altri tecnici stanno vivendo il loro momento di gloria. Sono in TV per 4-5 ore al giorno. Li giudichiamo in base alle loro performance televisive, ma se guardiamo i risultati sono una Caporetto. Vantiamo l’eccellenza della nostra sanità che ha falle nel sistema da anni. Il sistema italiano ha evidenziato l’incompetenza della leadership, ma peggio del potere senza sapere, c’è il sapere che si è autoproclama potere. Purtroppo questa pandemia è stata una delega in bianco ai signori del sapere che prendono decisioni su cui non hanno potere. Rezza parla del calcio come se fosse una stronzata, un’economia da 500 mln di euro. Fa un’ironia beffarda di chi parla di qualcosa che non ha assolutamente approfondito. E’ modo incoerente di affrontare una questione che ha la sua dignità, nell’emergenza tutto ciò che non è strettamente necessario ai valori materiali, allora non merita attenzione. Sono 45 giorni che vado a lavoro, rischio come ognuno di noi, è legittimo e doveroso che questo avvenga: l’informazione è un servizio essenziale. Perché un calciatore strapagato non deve rischiare allo stesso modo? Dobbiamo ribellarci, far valere la ragione”.