L’attaccante ha chiesto ripetutamente all’agente di coadiuvarlo, anche dal punto di vista economico, in una querelle con la vecchia agenzia, per una questione di commissioni, secondo Insigne non dovute, sottoscritte al momento stesso del rinnovo. L’azzurro ha chiesto a Mino Raiola di risolvere la vicenda, anche con uno sforzo economico importante: una volontà, quella di Insigne, nata anche dalla causa persa (qualche settimana fa) con la DOA per queste commissioni, che è stato certificato che sono dovute. Si è discusso su commissioni, compensi: il procuratore, poi, preso atto che non ci fosse una strada percorribile, ha parlato direttamente con Insigne. Un confronto serrato, tra uomini di calcio che si stimano ma che restano sulle proprie posizioni. Il procuratore, percependo che l’opzione del rinnovo possa essere, probabilmente l’unica praticabile, porti anche ad una scarsa redditività del rapporto con l’assistito, ha deciso di rimettere, senza più pretender nulla, il proprio mandato. Fonte: Il Mattino