La Serie A proverà a ripartire: Il Diktat è finire i campionati

SETTIMANA DECISIVA

E così il presidente Gravina si è trovato da solo a combattere. E non certo visto di buon occhio da chi i campionati li ha già fermati. Agitare continuamente lo spettro dei mancati introiti ha poi aizzato ancor di più la polemica. Ma va detto che la Figc non è proprio “libera” di decidere. La linea viene dettata in primis da Fifa e Uefa che nelle settimana scorse non hanno risparmiato diktat ben precisi: «Si devono concludere i campionati». Il numero uno di Nyon, Ceferin ha anche minacciato l’esclusione dalle prossime coppe europee per quelle federazioni che autonomamente decidessero di stoppare i campionati.

Non a caso il Belgio ha fatto dietro front. Chiaro che tutto però dipenderà dall’andamento del virus, unica vera bussola in questo mare incerto e poi dalle decisioni del governo. Il calcio però gioca da solo. Davanti c’è una settimana fondamentale. Domani (oggi anche sono in programma colloqui) si riunisce la commissione medica della Figc che stilerà il protocollo di sicurezza, il giorno dopo c’è un tavolo di lavoro. Possibile si cerchi di stilare già un calendario. Le date sono quelle: il via l’ultimo week-end di maggio o il primo di giugno.

Si giocherà ogni tre giorni, sempre di sera e a porte chiuse. L’obiettivo è terminare entro la metà di luglio. Ma non è un caso che più di qualcuno abbia cominciato a temere che il campionato non ripartirà. E già perché di franchi tiratori ce ne sono diversi. Lo dimostra la stessa serie A, spaccata più che mai al suo interno. I 20 presidenti remano ognuno verso il proprio interesse e mai verso il bene comune. Fonte: Il Mattino

 

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