L’ex calciatore azzurro, Mariano Bogliacino, è intervenuto durante la Live Instagram di NapoliSoccer.NET, ed ha risposto alle domande dei tifosi. Di seguito le dichiarazioni che ha rilasciato:
Attualità e Coronavirus – “In questo momento difficile, anche io sto in casa con la mia famiglia. A Napoli ho trascorso 5 anni bellissimi ed abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi. Sono contentissimo di quello che abbiamo fatto in quegli anni, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che la società si era prefissata ed abbiamo dato inizio alla risalita del Napoli, che adesso è un Napoli bellissimo. Sto giocando in una squadra uruguaiana e siamo saliti in Serie A l’anno scorso dopo 15 anni. Sono contento di stare qui. n Uruguay prima che ci si fermasse per colpa del Coronavirus, il campionato era iniziato da 3 settimane. Ora sono qui a casa che, come tutti gli sportivi, mi alleno da solo. Speriamo che passi presto, in modo tale da tornare tutti alla nostra vita”.
Gol più bello – “Il gol più bello è quello dell’1-1 contro la Juventus in Serie B, era da poco nata mia figlia Celeste e fare un gol alla Juve in uno stadio pieno è stato bellissimo. Credo che questo sia uno dei gol che la gente si ricorda di più di me”.
L’infortunio e la lenta ripresa – “È stato un infortunio brutto, stavo bene, avevo disputato un buon ritiro ed avevamo iniziato a giocare la Coppa Intertoto, ricordo che ho segnato il primo gol in Europa dell’era De Laurentiis in Europa contro il Panionios. Segnare quel gol è stata una gioia immensa, dato che era la prima volta che giocavo una partita a livello europeo. Nella partita di ritorno mi ruppi da solo il quinto metatarso, ho impiegato 2 mesi e mezzo per recuperare ed ho perso le opportunità per giocare. Non giocando, non sono riuscito a raggiungere una buona forma fisica che mi consentisse di disputare delle buone partite quando venivo chiamata in causa”.
Nostalgia Napoli – “Di Napoli mi mancano tante cose: la città, gli amici, il cibo, andare allo stadio. Da quando sono ritornato in Uruguay, in Italia non sono tornato più ma, non so quando, ritornerò per venire a Napoli e portare i miei figli a vedere lo stadio bellissimo dove ho giocato.
I compagni di allora – “Con Nicolas Amodio ho un grandissimo rapporto, abbiamo giocato insieme alla Sambenedettese, al Napoli e al Lecce ed ogni tanto ci vediamo qui in Uruguay per mangiare l’asado. Anche con Gargano mi sento, dato che anche lui sta giocando qui in Uruguay”.
Sambenedettese – “Sarò sempre grato alla Sambenedettese che mi ha dato la possibilità di giocare in Italia e grazie a loro mi sono messo in mostra. Sono due realtà diverse, la Sambenedettese ha una bella squadra, una bella tifoseria ma non è paragonabile a quella del Napoli, che ogni domenica ti porta oltre 40 mila persone allo stadio. Ricordo che quando ero alla Sambenedettese segni due gol contro il Napoli al San Paolo, il primo da fuori area ed il secondo al termine di un’azione personale”.
Giovani calciatori uruguaiani – “C’è un ragazzo nel Penarol, un esterno che si chiama Pellestri, giovani che penso possa giocare nel Napoli. Consiglierei a molti giocatori di andare a Napoli, la società è forte e sta facendo molto bene anche in Champions. Finita la stagione 2004/2005 ritornai in Italia ed il mio procuratore prese me e Nicolas Amodio e ci portò ad Udine. Noi non sapevamo per chi stavamo andando a firmare, arrivati ad Udine in albergo trovammo Marino, firmammo subito per il Napoli e partimmo per il ritiro. Eravamo contentissimi. Non ho mai giocato in Argentina o in Brasile ma in Uruguay mancano tante cose ai calciatori per essere professionisti. Per questo motivi quando vengono chiamati in Europa cercano di dare il massimo, cercano di mettersi in mostra perché vogliono fare carriera lì. Preferiscono far carriera in Europa; poiché lì hanno tante cose che qui mancano. Da noi in Uruguay i campi non sono molto buoni e non si può giocare a due tocchi, per questo motivo si cerca di portare palla il più possibile”.
Il Napoli di Sarri – “Per le mie caratteristiche di gioco mi sarebbe piaciuto molto giocare nel Napoli di Sarri, è un allenatore che ha fatto benissimo al club azzurro e fa giocare sempre bene le sue squadre. Ha avuto un po’ di difficoltà iniziali ma poi è riuscito a riprendersi e far bene. Sto studiando per diventare allenatore e mi piacerebbe tornare a Napoli ma non so in che veste”.
Il Napoli oggi – “Un calciatore che mi piace molto nel Napoli attuale è Mertens ma mi rispecchio un po’ in Fabian Ruiz, Ogni calciatore ha le proprie caratteristiche, lui è più alto ma io mi rivedo in lui per il modo di utilizzare il piede sinistro”.
Hamsik – “E’ un giocatore umile ed ha lavorato molto per ottenere i risultati che ha avuto. Abbiamo giocato insieme, ha fatto qualcosa di meraviglioso e si merita tutti i traguardi ed i successi che ha ottenuto. Il calcio italiano – spiega Bogliacino a NapoliSoccer.NET – è il più bello al mondo, è bellissimo e nella cultura italiana ed in Italia si vive molto di calcio”.