STIRPE
Sul tema degli stipendi è intervenuto ieri il patron del Frosinone e vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe: «Qualora si dovesse interrompere il campionato pagheremo fino al momento in cui c’è stata la prestazione, cioè fino al 7 marzo – le sue parole a Radio Punto Nuovo – Pensate anche che alcuni contratti stipulati hanno costi che oggi non esistono più. Sarà così anche per contributi fiscali e tasse, non capisco perché dovrei dare i soldi allo Stato».
Sul proseguimento della stagione la sua posizione è altrettanto netta: «Senza condizioni di sicurezza è inutile parlare di porte aperte o chiuse. Se inventiamo delle modalità di svolgimento dell’attività sportiva che non hanno alcun appeal, finiamo di uccidere il calcio. E giocare a porte chiuse va in questa direzione. In caso di stop totale? Il Frosinone dovrebbe salire in A perché è terzo, altrimenti mi muoverò per vie legali». Fonte: CdS