Andrea Russotto aveva trovato la condizione migliore poco prima dello stop. A Cava de’ Tirreni lui è il giocatore di “categoria superiore”, quello con le esperienze a Napoli, Treviso, Catania, Catanzaro e Crotone. Ora ha trentadue anni, ma vuole ancora togliersi delle soddisfazioni.
Come vive questo periodo? «È difficile, credo lo sia per tutti. La cosa che mi spaventa è non sapere quando potrò tornare ad allenarmi coi miei compagni. Devo però dire che, vista la situazione, posso definirmi un fortunato. Sto vivendo questa quarantana in famiglia, con mia moglie e mio figlio. Ho molto tempo che dedico a loro, ma non vedo l’ora di tornare in campo».
Come gestisce l’allenamento domestico? «Ogni giorno mi sento col preparatore atletico per programmare il lavoro di giornata. Non è come un allenamento vero ma almeno mi tengo in forma. Alla ripresa sarà necessario un richiamo di preparazione per tutti, non sappiamo come si evolverà la stagione. Spero si possa riprendere al più presto, sono per finire la stagione anche se si dovrà giocare d’estate. La priorità adesso è uscire dall’emergenza sanitaria. Il calcio passa in secondo piano».
Alcuni tesserati della Cavese hanno donato generi alimentari per famiglie in difficoltà, ci racconta come è andata? «Mia moglie mi ha raccontato di questa raccolta di generi alimentari organizzata dal Sindaco per le famiglie in difficoltà. È bastato un messaggio nel gruppo della squadra e tutti hanno aderito. Anche Goh e Stranges che si sono trasferiti durante la sessione invernale».
Prospetta un rinnovo di contratto? «Cava è bella. Io e la mia famiglia ci troviamo veramente bene qui. Col presidente Santoriello ho un buon rapporto, parliamo spesso. Tutti sanno che io rimarrei a Cava ben volentieri. E’ chiaro, in queste ore così difficili un rinnovo di contratto non è una priorità».
La Cavese non stava facendo male prima dello stop. «Abbiamo un buon organico, abbiamo vissuto alcuni momenti no ma ci siamo sempre rialzati. Visto l’inizio stentato e l’andamento un po’ altalenante non abbiamo raccolto quanto meritavamo ma abbiamo ampi margini di miglioramento e, qualora la stagione riprendesse, nessuno potrà negarci l’ambizione di raggiungere i playoff».
Passato, presente e futuro per Russotto? «Ho avuto una carriera particolare. Ho esordito in A ancora minorenne nel Treviso (2 presenze nella stagione 05/06 ndc) e ho avuto la mia più grande occasione qualche anno dopo col Napoli (14 presenze nel 08-09 ndc). Purtroppo, non sono riuscito a esplodere nella massima serie ma, esclusa qualche brutta esperienza, ho avuto finora una carriera soddisfacente. Ho ancora un po’ di strada da fare e spero di togliermi qualche soddisfazione, magari con la Cavese».
Fonte: CdS