Lukaku solleva un polverone: «Per fermare la A serviva uno juventino positivo»

 Le sue parole sembrano un’accusa al calcio italiano e, in un certo senso, anche alla Juventus. Non gira attorno al pensiero e Lukaku dice.

«La salute viene prima di ogni cosa. Perché dobbiamo giocare se nel mondo c’è gente che rischia la vita? Eppure è necessario che il giocatore della Juve sia positivo affinché il calcio si fermi: è normale tutto ciò? No, non è normale».

Rugani risultò positivo subito dopo Juve-Inter costringendo anche i giocatori nerazzurri alla quarantena. Romelu Lukaku è intervenuto nel corso di una diretta Instagram organizzata dall’account ufficiale della Puma(con lui anche Thierry Henry e Axel Witsel). Evidente il riferimento alla positività del difensore bianconero Daniele Rugani..

«Ammetto che il calcio mi manca, però adesso l’importante è la salute della gente. Tutto il resto è secondario».

«Ciò che mi manca di piùcontinua Lukaku- è il ritmo gara, la competizione con l’avversario, lo stadio pieno, l’affetto del pubblico. Sto sfruttando questo momento per analizzare le mie ultime prestazioni, anzi, più in generale tutto quello che ho fatto negli ultimi sei mesi. Si può sempre migliorare nel calcio. Io vivo per fare gol, ma se voglio aiutare la mia squadra, devo essere sempre pronto ad aiutare i miei compagni. Le statistiche personali hanno poca importanza. Negli ultimi metri bisogna essere dinamici, attaccare lo spazio con i tempi giusti. Noi ci alleniamo molto, vediamo ogni giorno dei video con il fine di analizzare i nostri errori ed evitare di ricommetterli in futuro».

POSIZIONE INTER

Il vice presidente Javier Zanetti ribadisce la posizione dell’Inter sulla ripresa del campionato, dove ormai sembra quasi un duello tra Guelfi e Ghibellini: «È una situazione drammatica, difficile in tutto il mondo perché il virus sta colpendo tante popolazioni. È una situazione che non deve essere sottovalutata. C’è grande preoccupazione. Noi per primi, avendo una proprietà cinese, ci siamo resi conto che era una cosa molto grave. Poi il virus è arrivato in Italia con tanti deceduti e molti che lottano per la vita. Dobbiamo stare molto attenti». Il Belgio ha deciso di cancellare il campionato in corso e Zanetti giudica la scelta «comprensibile perché nessuno può prevedere quello che accadrà. Bisogna riflettere, anche per rendere il calcio più sostenibile». L’ipotesi di un torneo a tre squadre con in palio lo scudetto, non convince il vicepresidente dell’Inter: «Penso che trovare una formula sia complicato ora, magari per le semifinali di Coppa Italia, le finali e le coppe internazionali c’è più tempo. Bisogna anche stare attenti a non compromettere la prossima stagione. Non è semplice prendere una decisione». Fonte: Il Mattino

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