Il calcio, lo stadio pieno: un errore. Come Atalanta/Valencia, anche Liverpool/Atletico Madrid: lo sostiene Matthew Ashton, responsabile della sanità pubblica della città inglese. Ad Anfield una “bomba” epidemiologica, perché è emerso che moltissimi dei primi contagiati nella città dei Beatles fossero presenti allo stadio quella sera. I casi in città sono arrivati a 262 ha comunicato al “Guardian” Ashton, che ha assunto il ruolo mercoledì. «Non fu la decisione giusta – ha spiegato – la gente non prende le decisioni sbagliare di proposito, ma forse la gravità della situazione non era ancora stata colta in pieno dalle autorità governative. Il match con l’Atletico è stato uno degli eventi che può avere influenzato la crescita dei contagi in città, è una lezione da imparare per le evenienze future, in modo che non si ripetano questi errori». L’11 marzo ad Anfield c’erano 54.000 spettatori, di cui 3000 tifosi ospiti: quel giorno in città c’erano appena sei casi confermati di coronavirus; Madrid stava per diventare uno dei poli dell’infezione.
CdS