Si parla di riprendere il 20 maggio, a giugno attuando tour de force, giocare ovviamente a porte chiuse, “sfruttare” l’estate. Tutte ipotesi a cui il presidente dell’ Assocalciatori, Damiano Tommasi risponde “mettendo” paletti. Si legge su La Gazzetta dello Sport: “Innanzitutto deve esserci una prospettiva che oggi manca. Al momento le persone devono limitare gli spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per ‘sperare’. Anzi, c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva: Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti… ”
- “Che l’emergenza sia finita, e ce lo auguriamo tutti”.
- “Se si torna a giocare deve essere per portare a termine la stagione anche oltre il 30 giugno, perché mancano ancora tante partite. Scegliere a tavolino promossi e retrocessi è complicato, parliamo di investimenti importanti come per il caso del Benevento”.
- “Si deve poter viaggiare in sicurezza, perché non è solo questione di allenarsi ma di muovere 50 persone due volte a settimana – i ritmi saranno quelli – in quella che oggi è zona rossa. E parlo per esperienza personale”.