Lopalco: “E’ logico pensare alla seconda ondata, se non siamo cauti”

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Pierluigi Lopalco, epidemiologo: “Sulla data di quando questi casi si avvicineranno allo 0 è impossibile prevederla. Sono stati fatti studi matematici, ma sono delle indicazioni, non date fisse. Una volta chiusi i focolai epidemici, con una stima molto larga, possiamo ipotizzare 2-3 milioni di italiani contagiati: la restante parte non ha mai visto il virus, mai avuto anticorpi. E’ matematico pensare ad una seconda ondata, se partissimo con grandi assembramenti. Fino a quando non avremo la sicurezza della circolazione sotto controllo e fino a quando non avremo un vaccino, se tutto va bene l’inverno prossimo, sarebbe controproducente tornare alla normalità. In estate potremo respirare un po’, specialmente se calda, dobbiamo ripartire ma in sicurezza”.

Sport a porte chiuse? “La fase due rientra in questo: se devo riaprire una fabbrica, devo fare in modo che gli operai possano lavorare in sicurezza. Per lo sport è più difficile, perché giocare a calcio o fare un incontro di judo con la mascherina, non lo vedo possibile. In quel caso va pensata un’altra strategia per proteggere gli sportivi. Bisogna preventivamente capire il rischio per chi fa queste attività, deve essere molto vicino allo 0. Se abbiamo una mascherina chirurgica, usata quando andiamo al supermercato, funziona e serve. Nella strategia di riapertura, dobbiamo pensare che la mascherina giocherà un ruolo importante, ma se sono da solo per strada è inutile. Come individuare gli asintomatici? La gran parte degli asintomatici, diventano sintomatici in qualche giorno. Esistono ovviamente gli asintomatici, senza sintomi, che non possono essere presi in alcun modo”.

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