Anche solo per il fatto che le condizioni della pandemia di ogni Paese sono differenti, il secondo scenario è quello più plausibile ed è anche quello che richiederà un vero e proprio tour de force. Tanto più che, a oggi, l’Uefa non prende in considerazione l’eventualità di utilizzare una formula ridotta per completare Champions ed Europa League. Anzi, non viene scartata la necessità di dovere programmare fino a 4 gare a settimana. Intanto, come previsto l’organismo europeo ha liberato la “finestra” di giugno riservata alle nazionali. Le partite verranno recuperate nella prossima stagione: se ne giocheranno 3 invece di 2 nelle soste di settembre, ottobre e marzo. Per quanto riguarda le Coppe nazionali, invece, l’Uefa ha lasciato ampia libertà alle Federazioni. Nel senso che il trofeo potrà essere assegnato o meno, ma comunque nessuno perderà i posti che spettano in Europa League. Quindi, prendendo come esempio la serie A, oltre alla quinta e la sesta classificata, accederebbe alla competizione la settima. Fonte: CdS