Dirsi favorevole ad una proposta, ma aggiungendovi anche del buon senso. Il presidente Vigorito ha ascoltato con attenzione la tesi del patron del Frosinone, Maurizio Stirpe, sulle modalità di prosecuzione dell’attuale campionato. Il numero uno dei ciociari vorrebbe “spalmare” il campionato in corso su due stagioni, ovviamente sottolineando che bisogna osservare tutte le misure di sicurezza e traslare i contratti esistenti nell’anno successivo, terminando comunque la stagione attuale al 30 giugno.
D’ACCORDO, MA…
Vigorito parte proprio dalla dead line indicata da Stirpe, il 30 giugno. Che in termini pratici metterebbe fine a questa prima parte del campionato, per poi riprendere continuando probabilmente a settembre lì dove tutto si era interrotto. Il concetto del presidente sannita è invece leggermente diverso sull’argomento e forse addirittura più pragmatico: «Il principio base è condivisibile – dice il patron giallorosso – ma è complicato capire il meccanismo per arrivare poi fino al 30 giugno del 2021. Se tutto andrà come speriamo e usciremo prima da questa situazione di emergenza, poi rimarrebbero ben poche partite per coprire un’intera stagione».
Dunque la proposta di Stirpe, il presidente beneventano la rimodella così: «E’ ovvio che siamo tutti legati all’evoluzione della pandemia: se ci fossero i presupposti si potrebbero utilizzare anche i mesi estivi per completare l’attuale stagione. Così, una volta terminati i campionati e ottenuti i verdetti si può varare anche la nuova stagione. Credo che, subito dopo l’emergenza e questo lungo stop, potrebbero bastare anche 20 giorni di stop per ripartire col nuovo campionato».
VICINO A BALATA
Le parole di Oreste Vigorito, in genere, sono sintonizzate sulla stessa lunghezza d’onda di quelle del presidente della Lega di B, Balata. L’obiettivo di tutti è terminare questa stagione ed assegnare sul campo promozioni e retrocessioni. Il patron della Lega ha fatto intendere di non avere alcuna intenzione di stravolgere l’attuale format, né la formula che regola il numero di partecipanti ai vari campionati. Non tutti sono d’accordo e certamente qualcuno avrebbe non pochi vantaggi dall’annullamento della stagione in corso. Una volontà che non sposerebbe i valori dello sport, volti a premiare le squadre più forti e virtuose. Sembra strano che nessuno si scandalizzi di queste proposte che tendono a cancellare le sconfitte di molti. Mentre ci si altera quando si prova a schermare le proprie vittorie. Tutti sono vicini al dolore di chi sta soffrendo per questa immane tragedia. Ma è impensabile che non si possa sperare in un futuro migliore e cominciare a pensare sin d’ora ad una ripresa di ogni attività e ad una ricostruzione in tempi brevissimi. Fonte: CdS