«Ora sono tornato negativo, ma, come da prassi, devo aspettare altre ventiquattro ore per effettuare il secondo tampone e avere la certezza di aver battuto il virus». Manolo Gabbiadini si racconta a Sky Sport, il peggio è passato da quel 12 marzo quando gli dissero che era risultato positivo al Coronavirus: «La mia malattia è stata leggera, ho avuto la febbre per un giorno e una brutta tosse per cinque/sei giorni – racconta l’attaccante blucerchiato – . Sono stato sempre a casa, in contatto quotidiano con i medici».
Solo, ma mai solo. «Solo su Whatsapp ho superato i trecento messaggi, ho impiegato più di una settimana per rispondere a tutti. Mi hanno colpito tutti, perché sono una testimonianza di affetto. In particolare mi hanno fatto piacere quelli dei miei ex allenatori, con i quali non mi sento spesso».
Saluti da Manolo. Anzi, no. Vi raccontiamo il debutto della chiacchierata con Sky Sport: «Chiedo scusa per il look ma non posso andare dal barbiere, come il Presidente della Repubblica Mattarella». Fa piacere quel sorriso, una spolverata di luce in mezzo a quel cielo grigio che mette paura a tutti
CdS