Il titolo Juve riparte. La Borsa approva il piano di taglio agli stipendi definito sabato scorso dalla società bianconera in accordo con giocatori e allenatore che avrà benefici sui conti stimati in circa 90 milioni (anche se una parte, pari a una mensilità e mezza, potrebbe essere recuperata dai dipendenti nel prossimo esercizio). A Piazza Affari, le azioni del club hanno fatto segnare un +5,07% rispetto a venerdì scorso a quota 0,7758 euro (la precedente chiusura era stata a 0,7384 euro). L’intera seduta di ieri è stata positiva: fin dall’apertura, il titolo Juve, dalla scorsa settimana uscito dal Ftse Mib e spostato nel Ftse Italia Mid Cap, è risultato tra i migliori del listino. In avvio non è riuscito neanche a fare un prezzo a causa dell’eccessiva volatilità e sull’onda di scambi elevati, con un balzo teorico addirittura del 17%. La giornata si è mantenuta su rialzi attorno al 5%: si è superata anche la soglia del +6% e il prezzo ha toccato gli 0,8 euro per azione.
IL TREND
Prosegue, quindi, la performance positiva degli ultimi sette giorni, dopo che nell’ultimo mese, anche in coincidenza dell’esplosione dell’emergenza Coronavirus che ha paralizzato il calcio, il trend è stato negativo: -24,65% il totale. Il trend degli ultimi tre mesi è ancora più pesante, -41,16%. Ad incidere sono stati anche i conti del primo semestre dell’esercizio 2019-2020 che hanno fatto segnare una perdita di 50,3 milioni (rispetto all’utile di 7,5 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente), ricavi in discesa a 322,3 milioni (-2,4%) e costi un aumento a 260,9 milioni (+15%). Fonte: CdS