ESCLUSIVA – Luca Luisi (resp. sett. giov. Fenegrò): “Covid-19? Restiamo a casa e torneremo ad abbracciarci come per un gol”

All'interno l'intervista al responsabile del settore giovanile del club lombardo

In questo momento il mondo del calcio, tutte le categorie, si stringe attorno alle persone contagiate che stanno soffrendo per la pandemia Coronavirus, tra segnali di beneficenza e messaggi di speranza. Anche i Dilettanti non sono da meno e ce lo conferma il responsabile del settore giovanile del Fedigrò calcio, società nel comasco Luca Luisi oltre che dottore in Economia e specialista in management dello Sport presso l’università Carlo Cattaneo “LIUC” di Castellanza (Varese).

In questi giorni si sta discutendo del taglio degli stipendi dei calciatori. A tuo avviso quali sono i vantaggi e gli aspetti negativi di questa scelta? “Buongiorno. Intanto colgo l’occasione per ringraziarVi per la gentile proposta di questa intervista. Penso che i calciatori professionisti, alla fine, si accorderanno con i club per una riduzione dei propri stipendi. Sarebbe un atto importante per dimostrare vicinanza a tutte le categorie di lavoratori che a causa del Covid-19 stanno vivendo un periodo di forte difficoltà. Penso che il calcio professionistico e dilettantistico debba però, attraverso le leghe di competenza, tutelare i tanti operatori dietro alle quinte che operano senza stipendi faraonici. Ricordiamoci sempre che il calcio italiano, inteso come industria calcio, genera svariati miliardi di euro all’anno, contribuendo a dare lavoro a moltissime famiglie italiane. In questa situazione di disagio sanitario ed economico non vedo contro ai tagli degli stipendi dei calciatori professionisti ma lo vivo come un sacrifico comune ad altre categorie di lavoratori”.

Mi potresti parlare del Fenegrò calcio per il quale tu collabori. Categoria e obiettivi stagionali? “Io collaboro con il Fenegrò Calcio, società in provincia di Como, dal 1 luglio 2019 con il ruolo di Responsabile del settore giovanile. Una società che sta dimostrando grande interesse per la ricostruzione del settore giovanile e che sta compiendo sforzi importanti per l’ammodernamento del proprio centro sportivo. La nostra prima squadra è in Eccellenza da molti anni e negli ultimi due ha lottato, arrivando ai play off, per la promozione in Serie D. Una società che da importanza alle persone e alle competenze e tutto ciò penso porterà altri ottimi risultati nel prossimo futuro”.

Noi come giornale web seguiamo il calcio femminile che in questi ultimi anni è cresciuto a vista d’occhio. Tu cosa ne pensi in merito? “Sono molto contento ed orgoglioso che il mondo del calcio femminile stia avendo un interesse crescente in questi ultimi anni. Conosco molte ragazze che giocano nella Serie A femminile e che giocano nel Milan e posso dire che il livello calcistico sta crescendo molto. Mi auguro che questo movimento possa crescere ancora tanto e penso che ci regalerà, a livello nazionale, grandissime soddisfazioni nei prossimi anni!”.

Tu vivi in Lombardia, una delle regioni colpite dal Covid-19. Cosa ti senti di dire in questo momento così delicato per il nostro paese? “La Lombardia, come tutti sapete, è la regione più colpita dal coronavirus. Milano insieme e Bergamo e Brescia sta lottando in maniera eccezionale contro questo nemico invisibile! Grazie ai nostri fantastici medici e infermieri sono sicuro usciremo presto da questa grave emergenza che ci ha colpiti! Ci tengo a ricordare il messaggio: Rimaniamo a casa, solamente cosi torneremo presto ad abbracciarci per un gol”.

Infine a tua sensazione visto che collabori per una squadra dei Dilettanti, il presidente Sibilia ha per caso detto a voi, quando e se tornerete in campo? “In questo momento è molto difficile ipotizzare una ripresa, a breve, dei campionati. Bisogna capire come sarà l’andamento dei contagi da Covid-19 in tutta Italia. Spero vivamente che questa situazione di disagio, incertezza sanitaria si risolva velocemente. Sono sicuro che, dopo questa emergenza sanitaria, sapremo goderci di più tutti i momenti felici della nostra vita, tra cui appunto il Calcio”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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