In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Paolo Ciabattini, economista ed esperto di finanza sportiva: “Sospensione stipendi? C’è una norma del codice civile che in caso di eventi di causa maggiore dà la possibilità ai club di sospendere il pagamento. Dal punto di vista etico potrebbe considerarsi un atto dovuto, in realtà non è così scontato. Ad oggi sono soltanto due i club che hanno ufficializzato la riduzione degli stipendi, la Juventus da Marzo a Giugno. Il Barcellona ha comunicato la riduzione del 70% da Marzo a Giugno. Ieri sera c’è stato il comunicato dell’AIC dichiaratasi disponibile a considerare la possibilità di ridurre gli stipendi. Sembrano cifre clamorose, la Juventus ha registrato 260 milioni nel primo trimestre, comprendendo diritti TV, sponsorizzazioni, merchandising e voci minori, come il botteghino. Se la stagione non riparte non si guadagna, i soldi degli abbonamenti dovranno essere restituiti. Come cambierà il calcio? Non è difficile prevedere un pesante ridimensionamento dei fatturati, non solo per questa stagione, ma anche quella successiva. A fronte di ciò, bisogna ragionare su una riduzione degli stipendi, altrimenti il sistema rischia di essere al collasso. Quando i costi sono molto superiori del fatturato e bisogna ricorrere alle plusvalenze, può succedere che il trend cambi e le cose vadano male. La politica del Napoli mi piace, mi piace il fatto che i costi non debbano superare i ricavi, mi piace che abbiano sbagliato di rado gli acquisti, il contenimento dei costi del personale rispetto ai quali De Laurentiis è stato molto attento. Non c’era bisogno del Coronavirus per capire che Percassi, Lotito e De Laurentiis sono eccezionali.”