Ciccio Baiano, allenatore del Pisa Primavera, ha rilasciato un’intervista a NapoliSoccer.NET. Dall’ emergenza Coronavirus, a come continuare a mantenersi in forma, alla sua esperienza da tecnico. Diversi gli argomenti toccati dall’ ex calciatore azzurro.
Mister prima di tutto grazie per la disponibilità, come prima domanda le volevo chiedere: qual è la situazione Coronavirus nella sua città?
“Procede a rilento, dobbiamo rispettare quello che dice il governo, stiamo a casa, non si esce da 3 settimane e si va solo a fare la spesa al supermercato. Solo stando a casa e lontano dagli altri possiamo uscire da questa situazione”.
In questo momento il campionato è fermo, cosa dovrebbe fare un calciatore per non perdere la forma atletica?
“Noi abbiamo fornito un programma da seguire ai nostri ragazzi in modo che non perdano tono muscolare. Abbiamo detto di fare un po’ di corsa a chi ha un giardino, mentre chi non ha questa possibilità fa solo un lavoro di forza, sia per la parte superiore che inferiore. Chi ha la possibilità – spiega Baiano – di avere un compex si aiuta anche con quello ma non è semplice allenarsi in questa situazione. I ragazzi a casa non hanno un campo per allenarsi; si perde tutto quel lavoro che solitamente si fa sul campo”.
Il Napoli sta monitorando i suoi atleti per non far perdere loro la forma fisica. È giusto fare così?
“Si è giusto, per un calciatore seguire le schede di allenamento in modo preciso servirà alla ripresa dell’attività. Questo è l’unico modo per mantenersi in forma accettabile. Rimanendo un po’ in allenamento, quando vai a riprendere l’attività agonistica non sei al 100% della forma fisica ma almeno intorno al 60/70%. I giocatori di Serie A perdono poco dato che loro non hanno problemi ad avere tapis roulant o attrezzature di forza, mentre chi fa campionati inferiori o giovanili ha difficoltà ad avere attrezzature particolari per farsi trovare pronto quando sarà il momento”.
Cosa faceva Zeman tra le fine del campionato e l’inizio del ritiro?
“Il lavoro di Zeman non si poteva fare a casa, anche quando mancavano 2/3 mesi alla fine campionato gli allenamenti erano come quelli di inizio stagione: molto, molto duri. Gli allenamenti di Zeman li potevi fare solo sul campo, le distanze erano molto lunghe e poi ricordo che dovevamo restare bassi e salire sulle gradinate dello Zaccheria. Era impossibile fare un lavoro del genere a casa, lo potevi abbreviare ma era impossibile raggiungere gli obiettivi che ti chiedeva lui”.
Come stava procedendo la sua avventura sulla panchina del Pisa Primavera prima dell’interruzione del campionato?
“All’inizio abbiamo avuto delle difficoltà. Sia per me che per i ragazzi era una situazione nuova, io non avevo mai allenato i giovani e loro venivano dalla Beretti e non avevano mai affrontato un Campionato Primavera. Tra Primavera e Beretti ci sono 3 o 4 categorie di differenza. Superate le difficoltà iniziali, avevamo iniziato iln girone di ritorno facendo un buon cammino. Nell’ultimo periodo eravamo abbastanza soddisfatti, in cinque partite avevamo fatto 3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Stava procedendo bene ma poi è arrivato questo virus che ci ha fermati. Sia io che la dirigenza – conclude Baiano a NapoliSoccer.NET – riteniamo che la squadra abbia avuto una crescita esponenziale”.