La fattiva collaborazione all’emergenza arriva dal taglio degli stipendi anche in Francia, dove il presidente della Federcalcio, Noel Le Graet, ha dichiarato che concludere entro il 30 giugno sarà probabilmente impossibile: il Paris Saint Germain può intervenire con una lieve sforbiciata agli ingaggi del 30% netto, in linea con la disoccupazione parziale che verrà adottata in questi giorni, ma più in generale, secondo l’Equipe, «i salari potrebbero temporaneamente diminuire di circa il 50% (al lordo). Una riduzione che sarà compensata in seguito e al momento del ritorno sul campo. Potrebbe anche essere garantito dai diritti televisivi futuri nel periodo 2020-2024». Il gruppo di lavoro della Lfp sui salari sta perfezionando le proposte. Il prossimo incontro è previsto per il 6 aprile: i salari di marzo, quindi, saranno pagati per intero. Nei club invece che hanno adottato la disoccupazione parziale, i giocatori perdono solo il 16% del loro stipendio netto. Lo stipendio mensile nella Ligue1 è di circa 94mila euro lordi a giocatore, una cifra fortemente condizionata dagli ingaggi extra-large del Paris Saint Germain. Il club della capitale ha lanciato intanto una raccolta fondi a favore degli operatori sanitari di Parigi, raccogliendo finora 200mila euro. Lione, Montpellier e Amiens hanno immediatamente tagliato i compensi (i primi undici, in ordine decrescente, appartengono tutti al Psg): una misura che colpisce calciatori e dipendenti. E che può essere richiesta nel giro di un mese, dichiarando la propria attività come parziale. Fonte: CdS