La Fifa sta accelerando per dare una mano al calcio in difficoltà e con tanti dubbi sulla ripartenza. Oggi è in programma un vertice con le Leghe mondiali per iniziare a parlare del calendario internazionale e di come gestire l’emergenza. Ma Infantino ha già varato l’idea di destinare una parte del fondo di solidarietà di Zurigo (3 miliardi) a progetti che aiutino il pallone. Il Governo del calcio, però, non ha finito qui.
NIENTE STIPENDI EXTRA
Infantino ha chiaro in mente che sono le società di tutto il pianeta (non solo quelle italiane) a chiedere tagli agli stipendi. E nell’ottica di un prolungamento della stagione oltre il 30 giugno. Ovvero fino ad agosto inoltrato, ha fatto capire che la sua idea (considerati i due mesi di vacanza possibili/probabili: marzo e aprile) è quella che i calciatori non dovranno essere pagati per le loro prestazioni di luglio e agosto.
In pratica è allo studio una norma che allunghi i contratti in scadenza al 30 giugno fino alla disputa dell’ultima gara del 2019-20 senza aumentare gli emolumenti. Su questo tema l’Eca, l’associazioni delle principali società europee, e la Fifpro, il sindacato dei calciatori, non sono d’accordo perché i giocatori vorrebbero un prolungamento di default e alle stesse cifre, mentre i proprietari puntano a trattare singolarmente. Sullo sfondo resta inoltre il tema dei tagli sul quale la Fifa vuole intervenire con un’indicazione forte sulla decurtazione dei mesi senza calcio giocato e allenamenti. Fonte: CdS