Una frase di De Laurentiis accende lo scontro alla riunione Lega/Figc. Lotito con patron azzurro

Il presidente del Napoli attacca Marotta sulla fuga dei giocatori all'estero

Ma torniamo al battibecco di ieri. La riunione è stata incendiata da una frase del patron del Napoli che, senza citare Juventus e Inter, ha sottolineato quanto non fosse da imprenditori accorti consentire a propri dipendenti il permesso di andare a raggiungere le famiglie all’estero. Marotta, sentendosi chiamato in causa, ha preso la parola e ha fatto notare che la decisione dell’Inter è stata dettata da un decreto del Governo e dalle norme emanate dalla Regione Lombardia, ma ha dato per scontato che quando si potranno riprendere gli allenamenti i calciatori nerazzurri saranno presenti. Nella discussione è entrato anche Lotito che ha appoggiato De Laurentiis. Il numero uno azzurro e quello della Lazio sono tra i rappresentanti della corrente che vuole arrivare alla definizione della classifica sul campo, anche in estate inoltrata. La pensano come loro tra le altre la Roma e il Cagliari, mentre tra i club che considerano concreta l’eventualità che non si giochi più ci sono la Sampdoria, il Genoa, il Brescia, l’Inter, l’Udinese e il Torino. La Juventus, con Agnelli che sta lavorando anche nelle vesti di numero uno dell’Eca, considera ora possibili tutte le soluzioni. Idem il Bologna, il Sassuolo e il Milan, che vista la situazione sanitaria del Paese, non vuole accelerazioni. La Figc e la Lega tengono una posizione di grande equilibrio: il presidente della Federazione Gravina martedì ha chiarito che l’obiettivo è andare avanti oltre il 30 giugno per assegnare sul campo lo scudetto; il numero uno di via Rosellini Dal Pino e l’ad De Siervo stanno tenendo con lucidità la barra dritta, anche loro convinti di esplorare tutte le soluzioni per disputare le 38 giornate. Fonte: CdS

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