Il comandante Raul Albiol, sentinella della difesa azzurra degli ultimi anni, ha nostalgia di Napoli e lo dice chiaramente ai microfoni del Corriere dello Sport. Così come parla di Koulibaly:
Come trascorre le sue giornate in casa? La signora Alicia l’ha mica messo ai fornelli? «No, non mi fa cucinare! Però do una mano, quello si, e dopo la colazione aiuto a preparare le postazioni studio per i miei quattro figli, alle prese con le lezioni online. Poi mi alleno mattina e pomeriggio, leggo, guardo film, serie e notiziari. Ascolto musica, facciamo la spesa online e ho ricominciato a giocare con la PlayStation. Sono tornato ragazzino. E apprezzo l’unico lato positivo di questa storia».
Ovvero? «Trascorrere tanto tempo con la mia famiglia. Sono fortunato per questo e perché stiamo tutti bene».
Anche il Napoli, la sua amata ex, aveva ricominciato a godere di buona salute prima del blocco. «Sì, peccato, si sono fermati sul più bello. E anche in Champions avevano possibilità di superare il turno con il Barça. La squadra, la città e la gente sono nel mio cuore, è stata un’esperienza fondamentale della mia vita: andare via è stato brutto per tutti noi, però siamo convinti di essere tornati in Spagna nel momento migliore. E l’interesse del Villarreal è stato decisivo».
E la vita, invece, quando tornerà a essere quella di sempre? «Spero presto. Nel frattempo riflettiamo e proviamo a imparare da questa esperienza: quando tutto sarà finito potremmo essere migliori. Più semplici, più onesti, più uniti, più generosi. Più uomini».