Domani è in programma una nuova riunione del gruppo di lavoro sui calendari istituito dall’Uefa. Anche se per il momento Nyon non fa sconti né sulla formula delle coppe né sulla finestra prevista per le nazionali, la sensazione delle Federazioni e delle Leghe è che succederà la stessa cosa che è accaduta con Euro 2020 (che a giorni su spinta degli sponsor sarà ribattezzato dopo che era stato deciso di mantenere invariato il nome). Ovvero che Ceferin e i suoi più stretti collaboratori alla fine cederanno e taglieranno il numero delle gare delle coppe per arrivare all’assegnazione di Champions ed Europa League oltre ad abolire la finestra dell’1-9 giugno per le nazionali. Fonte: CdS