L’idea, per un po’, quando sembrava ci fosse un orizzonte, è stata quella – eventualmente – di allenarsi in piccoli gruppi rigorosamente separati, un paio di calciatori per volta, per garantirsi la parte atletica e il tono muscolare; niente partitine e niente «torello», secondo il CdS, dunque contatti zero. Ma è rimasta lì, come una frase che compare sul bagnasciuga e sparisce con la prima bassa marea. Ora ognuno fa da sé, ovviamente, con Gattuso ed il suo staff che ogni due giorni inviano una serie di video con dentro i suggerimenti per assolvere al lavoro aerobico: ai calciatori sono state spedite le cyclette, i tapis roulant, uno a testa, e persino un pallone del campionato per palleggiare chi nel soggiorni, chi in terrazza, chi nel proprio giardino e restare in confidenza con la propria vocazione.
La Redazione