Senza Champions il monte-ingaggi azzurro dovrà calare, su Koulibaly…

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Koulibaly ha espresso a De Laurentiis pochi, semplici, ma importanti concetti: a Napoli l’ingaggio è alto (il centrale percepisce sei milioni di euro annui, lo stipendio più alto della rosa), con il nuovo allenatore e il gruppo c’è un feeling importante, la famiglia si è perfettamente integrata ed è molto amata in città. Insomma, se dovesse arrivare un‘offerta importante, in particolare dal PSG, ed il patron dovesse ritenerla all’altezza, allora si arriverà ai saluti di un rapporto nato sette anni prima con il club azzurro.

Se dovesse arrivare quella proposta che diventa intrigante, giusta per quello che è considerato il valore di un calciatore con un contratto ancora lungo (la scadenza è fissata per il 30 giugno 2023), allora ci sarà l’addio. In caso contrario, Koulibaly ha ribadito che non farà le barricate per andar via, che non ci sarà lo scontro. De Laurentiis ha raccolto con uno scontato sorriso, consapevole del rapporto sempre molto solido che lo lega al senegalese.

Ovviamente, senza Champions, il monte-ingaggi deve esser contenuto e non può lievitare, anche per evitare di mettere le casse del club sotto pressione. Questo, però, non vuol dire che ci sarà una svalutazione del cartellino di Koulibaly per sgravare la società dall’ingaggio più oneroso. Anche perché, nonostante perdite da coronavirus, il club mantiene la sua solidità economica. Fonte: Il Mattino

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