E’ stata dura essere Insigne a Napoli, così si è ripreso città e tifosi

De Luca lo ha elevato a modello, ne ha rivelato la vera anima e la sua generosità con la donazione personale

Insigne avrebbe gradito il silenzio, De Luca lo ha elevato a modello, ne ha rivelato la vera anima, quello di chi nella consapevolezza delle gratificazioni ricevute dal destino s’allunga tangibilmente verso l’universo che lo circonda, tra vicoli e sentimenti che gli appartengono.

Ma è stata dura essere Insigne a Napoli, perché (e nel calcio è anche peggio), diventa complicato essere profeta in Patria: a otto anni di distanza dal ritorno da Pescara, dove era andato in prestito per vedere il proprio talento sublimato da Zeman, e dopo essere stato praticamente titolare (quasi) indiscusso con chiunque – da Mazzarri a Benitez, da Sarri ad Ancelotti e infine a Gattuso – il ronzio della diffidenza, del pregiudizio, persino nell’insofferenza l’ha accompagnato in quel mondo che talvolta gli è apparso ostile. Fonte: CdS

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