Nel tavolo sindacale previsto per oggi l’Associazione dei giocatori riceverà dalla Lega le due ipotesi di perdita in caso di slittamento della fine della A a fine giugno-luglio (167 milioni che saliranno a oltre 200 considerando gli eventuali tagli dell’Uefa ai club partecipanti alle coppe) e di mancata conclusione del torneo (720). Insieme a queste tabelle magari sarà ribadita la richiesta di aprire la negoziazione sul taglio del 20-30% degli emolumenti per la categoria. Difficile che arrivi l’ok a sedersi subito a un tavolo per i tagli. La richiesta di aiuto dei proprietari al Governo scatterà subito o come probabile si andrà avanti nel tentativo di una mediazione con l’Aic? Al momento i calciatori sembrano disposti ad accettare di non essere pagati a luglio, se dovranno continuare a giocare anche in quel mese per completare i campionati o le coppe nazionali. Pochi dubbi, invece, sulle ferie: questi giorni senza allenamenti, sfruttati da qualcuno per raggiungere le rispettive famiglie nei Paesi d’origine, saranno conteggiati come vacanze e verranno sottratti dalle 3 settimane previste per l’estate dal contratto collettivo. A luglio, dunque, la pausa dall’ultima partita giocata all’inizio dei ritiri sarà assai breve. Fonte: CdS