In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Enrico Castellacci, Presidente associazione medici calcio italiani: “Dissi di fermare il calcio in tempi non sospetti. Una forma di contagio così aggressiva non avrebbe guardato porte aperte o porte chiuse, il rischio sarebbe stato grosso ed un mese fa fui considerato un eretico. Non ho ancora sentito un virologo che ha dato una probabile diminuzione del picco pandemico, vediamo che la letalità è molto alta. E’ giusto mettere delle date, come quelle date da Gravina e Spadafora, ma ho dei dubbi: per quanto riguarda gli allenamenti, c’è bisogno di uniformità, ma tante società sono in quarantena. Dovrebbero decidere gli staff medici delle società e parlo da Presidente associazione medici calcio italiani, bisogna andare molto cauti. Siamo tutti impreparati al virus, ma sappiamo che può aggredire l’organismo in maniera diversa, in alcuni casi in maniera asintomatica, altri lievi sintomi ed altri molto più gravi. Come smaltire il virus dipende da come ha attaccato l’organismo”.