Quest’ oggi Jankto, centrocampista della Sampdoria, è stato intervistato a sport.cz, ecco le sue parole: “Sono chiuso in casa con tutta la famiglia da quasi una settimana. La cosa fastidiosa è che non possiamo andare da nessuna parte e trascorriamo la maggior parte del nostro tempo nel soggiorno. Non c’è niente che possiamo fare, dobbiamo sopportarlo. Quasi ogni giorno ci sono migliaia di infetti e centinaia di morti. Forse trecento in un solo giorno. La situazione sta peggiorando, quindi non c’è modo di immaginare quando finirà tutto. Possiamo resistere se siamo fortunati e restiamo in salute. In giro sta accadendo di peggio. Ero in contatto diretto con i miei compagni già contagiati. In 15 sono già risultati positivi, ma il numero potrebbe crescere ancora di più. Io sto bene e spero di non essere stato contagiato, ma potrei aver contratto il virus senza saperlo ancora. Per ora cerco di non pensarci. Posso solo seguire tutte le indicazioni e le normative, curare di più l’igiene, ma nient’altro oltre a sperare di stare bene. Pensare al calcio in questa situazione? Onestamente no, ora mi interessa solo che tutto questo finisca e che non ci siano più né vittime, né contagiati. Il calcio e lo sport ora sono all’ultimo posto”