Il taglio degli stipendi potrebbe eventualmente diventare un oggetto concreto di discussione tra le varie componenti del calcio (Figc, Lega, Assocalciatori) nel caso che lo stop alle attività diventi più lungo (o addirittura ci sia l’annullamento totale del campionato) perché al momento l’ipotesi è di poter riprendere a inizio maggio e per i calciatori si tratterebbe, quindi, al massimo di due mesi d’interruzione senza partite ma con gli allenamenti che dovrebbero riprendere per tutti quanti al massimo ad inizio aprile. La compensazione delle prestazioni professionali dei calciatori potrebbe quindi aversi con le partite che giocherebbero in estate (quelle che salterebbero tra marzo e aprile): tutti scenderebbero in campo nel loro periodo di ferie che potrebbe essere anticipato ed applicato in questa fase di stop. L’argomento tagli andrebbe eventualmente tirato in ballo, in maniera ufficiale, quando verranno avviati più avanti i vari tavoli della Lega serie A, soprattutto se dovessero esserci segnali di un prolungamento ulteriore e sensibilmente più lungo dello stop alle attività per l’emergenza Coronavirus. Fonte: Il Mattino