Eugenio Albarella, preparatore atletico napoletano che ha lavorato per anni nello staff di Zaccheroni illustra a “Il Mattino” la metodologia di allenamenti da seguire in questa fase di stop all’attività agonistica.
«I calciatori in casa possono lavorare a secco per un mantenimento dello stato di condizione. Questo serve poi al momento della ripresa sul campo»
Cosa è importante in questa fase? «Lavorare sugli aspetti organici e di forza: esercizi di riequilibrio posturale, l’uso di leggeri sovraccarichi mantenendo vivo l’aspetto dell’accelerazione con gesti balistici. Tutto ciò combinato a esercizi di squat ma è chiaro che tutto questo dipende dallo spazio che hai a disposizione».
Quali esercizi si possono effettuare in casa? «Basta un semplice elastico o un trx , il lavoro organico puoi farlo sul tapis roulant alternando però la velocità perché la variazione di ritmo è importante per simulare accelerazioni che si verificano in partita e negli allenamenti».
Quanto può essere utile la cyclette? «Può sostituire per certi versi il tapis roulant programmando anche in questo caso continue variazioni di ritmo: l’obiettivo deve essere lo stesso e cioè un lavoro di natura intermittente».
Per quanto tempo si può andare avanti con questo tipo di lavoro per provare a mantenere la forma? «Come considerazione generale più passa il tempo che stai fermo e più si abbassa il livello di condizione fisica. Ecco perché dopo un breve periodo di riposo per potersi rigenerare atleticamente e mentalmente poi è importante avviare questa fase di lavoro per essere poi pronti per la ripresa sul campo. I calciatori ormai sono abituati a questo perché nel periodo di vacanza prima dei ritiri estivi si mantengono in forma anche se in quel caso possono farlo all’aria aperta o con il nuoto in piscina».
E poi cosa dovranno fare le squadre al ritorno sul campo? «Non si può riproporre il lavoro del ritiro ma usare subito la palla anche per il lavoro atletico oltre che tecnico-tattico e ripartire più o meno sulla falsariga di quello che si stava facendo prima dello stop». Fonte: Il Mattino