L’UEFA davanti al caos generale prenderà una decisione

In Europa ci sono solo arrivati dopo. Perché diciamoci la verità, in Italia questo caos lo avevamo già vissuto una settimana fa. Con squadre che giocavano regolarmente, altre che non giocavano proprio e altre ancora che scendevano su campi a porte chiuse. La Uefa ci ha messo un po’ in più, ma alla fine si è trovata nelle nostre stesse situazione, il che è un punto peggio. Perché il caos nel calcio europeo crea ancora più sgomento a livello continentale e non solo.

LE TAPPE

Andiamo con ordine: la prima partita a giocarsi a porte chiuse è stata quella di ritorno dei sedicesimi di Europa League tra Inter e Ludogortes a San Siro. Poi la situazione è precipitata. Si sono fermate Serie A, Liga spagnola, Eredivise olandese, Premier League inglese, il campionato svizzero e quello portoghese mentre nel resto d’Europa si gioca quasi solo a porte chiuse.

Ecco perché già due giorni fa le due sfide di Europa League Siviglia-Roma (con i giallorossi che hanno anche inviato una lettera ieri mattina all’Uefa) e Inter-Getafe (con gli spagnoli che non hanno voluto raggiungere l’Italia per motivi di salute), sono state annullate.

Ma le altre? Tutte regolarmente svolte (con qualche limitazione circa la presenza dei tifosi sugli spalti). Con l’Uefa che non ha provveduto a dare ulteriori informazioni se non convocare un incontro per martedì prossimo. Fonte: Il Mattino

Uefa
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