In questo momento il calcio passa in secondo piano, visto la pandemia chiamata Coronavirus che sta coinvolgendo lo sport e la vita di tutti i giorni. Anche Bergamo è tra le città coinvolte così come tutto il resto del paese e ilnapolionline.com lo ha chiesto al collega di calcioatalanta.it Giordano Signorelli.
In questo periodo dove c’è il rischio di contagio di Coronavirus, la città di Bergamo come sta provando a reagire? “La città è unita più che mai nel tentativo di debellare questo virus che ha sconvolto la vita di tutti. Gli ospedali di Bergamo e provincia sono pieni, ma non ci si dà per vinti. Colgo l’occasione per ringraziare medici, infermieri e tutti i vari collaboratori che stanno lavorando ininterrottamente da settimane per garantire un servizio più efficace ed efficiente che mai e chiedo ai lettori di sostenere gli ospedali in questo momento di difficoltà”.
Mercoledì sera c’è stato il primo caso di positività di un calciatore di serie A Daniele Rugani. Juventus e Inter in quarantena, cosa si deciderà secondo te nei prossimi giorni? “Il calcio ovviamente passa in secondo piano, ora è necessario tutelare la salute di tutti. C’è già un caso all’Hannover e un altro in NBA. E’ brutto dirlo, ma anche per giocatori iper-controllati come loro, era solo questione di tempo. Questo coronavirus non risparmia nessuno. Per quanto concerne il mio punto di vista, non vedo altra soluzione se non quella di sospendere tutto a tempo indeterminato. Ad oggi non si è ancora capito quanto possa essere grave e letale questa pandemia, prevenire sarebbe più opportuno che curare”.
Parlando di calcio giocato per un’istante, dove secondo te nasce il fenomeno sportivo dell’Atalanta tra serie A e Champions League? “Parlando di Atalanta, la svolta è sicuramente arrivata durante la prima stagione targata Gasperini, quando il tecnico, prima della partita contro il Napoli, stravolse la squadra e iniziò un percorso di crescita che ha portato la Dea fra le otto migliori squadre d’Europa”.
Anche il vivaio degli orobici sta portando ad ottimi risultati, peccato la sconfitta con il Lione in Youth League. Dove può arrivare il settore giovanile dell’Atalanta? “Gli investimenti fatti negli anni passati iniziano a dare i frutti. L’Atalanta ha sempre investito nel vivaio e oggi si raccolgono i risultati. Ovviamente non bisogna fermarsi e continuare a farlo, come hanno fatto i Percassi con l’ampliamento delle strutture a Zingonia”.