Per rendersi conto di cosa significhi “L’industria del pallone”basta analizzare i dati contenuti nel ReportCalcio del 2019, l’ultimo pubblicato. Si riferiscono alla stagione 2017-18, ma scattano comunque una fotografia fedele. L’impatto del pallone in Italia ha superato i 3 miliardi di euro considerando l’indotto economico (ovvero i 742,1 milioni di contributo diretto all’economia nazionale), quello sanitario (1,2 milioni di risparmio della spesa sanitaria derivante dalla pratica calcistica) e sociale (1 milioni di risparmio economico generato dai benefici prodotti a livello sociale). Nel 1991 era di 455 milioni, nel 2011 di 1,5 miliardi: una crescita significativa. Ora è chiaro che gli stadi vuoti in tutto il mese di marzo (ma quando torneranno a riempirsi?) sono un danno bello grosso per i club. Ci sono i mancati incassi in termini di biglietteria (e nel caso delle big si volatilizzano milioni di euro ogni partita), ma anche altre aree delle così dette revenues stanno andando in sofferenza. Per esempio il merchandising di quasi tutti i club in questo periodo è in difficoltà perché c’è meno richiesta di acquisto per esempio delle maglie. Occhio pure all’area delle sponsorizzazioni: in primavera quasi tutti i club vanno a ridiscutere con i loro partner i contratti in scadenza. Quanti saranno i rinnovi se le altre aziende sono in crisi? Un bel problema se lo stop si protrarrà. Fonte: CdS