La Uefa va avanti. Pur in assenza di dichiarazioni ufficiali, da Nyon la linea è chiara: mantenere la calma e portare avanti i tornei iniziati (Champions ed Europa League), senza per il momento cancellare o spostare quelli futuri (i playoff per Euro 2020 e l’Europeo di giugno). Il Governo del calcio del Vecchio Continente non intende annullare il primo Europeo itinerante della storia adesso, sull’onda degli eventi e dell’emotività. La parola d’ordine è mantenere la lucidità e non farsi travolgere dal panico, ma, ciò premesso, un certo tipo di ragionamenti è già stato fatto. Anche ad alti livelli, ma… sottovoce e senza parlarne con l’esterno. Sul lago Lemano c’è un gruppo di lavoro in costante contatto le Federazioni e le Leghe: l’obiettivo è tenersi aggiornati sulla situazione dei campionati. Il problema maggiore per ora è l’Italia, ma in Spagna, Francia e Portogallo pare iniziata un’escalation (porte chiuse) che potrebbe essere simile alla nostra (stop al torneo). Se così sarà, Euro 2020 sarà in bilico. Il via sarà slittato di una settimana o a luglio, anche se questa ipotesi rischierebbe di far svolgere a stretto contatto o addirittura a sovrapporsi l’Europeo con le Olimpiadi (a meno che non slittino pure quelle)? Per chi ha comprato i diritti tv la seconda ipotesi non sarebbe il massimo e questo aspetto… economico è tenuto in grande considerazione. Fonte: CdS