Ultras del Napoli contro Francesco Lettieri, il regista di “Ultras”

Gli ultras del Napoli si scagliano contro «Ultras», il film di Francesco Lettieri dedicato al racconto dall’interno del mondo del tifo organizzato azzurro. Sono apparsi striscioni e scritte con attacchi molto duri verso il lungometraggio d’esordio del 35enne regista napoletano. Il tenore delle scritte, firmate con la sigla «Liberi di tifare», lascia poco all’immaginazione: da «Non è cultura, né ultras, né tifo: questo film ci fa schifo» a «Il disprezzo più profondo per chi ha speculato e conosce il nostro mondo: la nostra fede non è un film» fino ai più veementi «Lucri sulla nostra passione col tuo squallido copione. F. Lettieri verme!» e «Liberato esci dall’anonimato. Clandestino non lo sei mai stato». Sarebbe interessante capire dove i tifosi abbiano visto il film, dato che la distribuzione su Netflix avverrà dal 20 marzo e che l’uscita-evento di tre giorni nei cinema, prevista da oggi, è stata annullata per la chiusura delle sale in seguito alle disposizioni di governo e Regione. In «Ultras» Francesco Lettieri non fa mai riferimento a sigle reali di tifosi e nemmeno il Napoli è mai nominato, anche se l’ambientazione, il contesto e l’azzurro onnipresente rimandano chiaramente alla squadra per la quale, peraltro, il cuore del regista batte fin dall’adolescenza, tanto che è da anni abbonato in curva e aveva auspicato di poter continuare anche in futuro ad andare tranquillamente allo stadio per tifare Napoli «perché per me – aveva detto – è la cosa più importante».

IL Mattino

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